L’ennesimo episodio di cronaca riapre la riflessione sugli impianti cittadini
Ci risiamo: ennesimo furto al Velodromo, ancora una volta con effetti disastrosi. Adesso nella struttura di via Giuseppe Lanza di Scalea manca completamente l’acqua.
Non è la prima volta, già la scorsa primavera i furti di rame (stimati per 50mila euro) avevano seriamente compromesso l’illuminazione dell’impianto. La cosa è peggioe è che non sarà l’ultima e purtroppo il discorso va esteso a tutti gli impianti di Palermo, in costante balia degli eventi per manutenzione e sicurezza: spostandosi lungo la mappa degli impianti cittadini infatti le condizioni non migliorano.
Gli studi condotti e promossi da “Palermo al Vertice” hanno infatti rivelato ben 56 punti di criticità distribuiti tra cinque impianti cittadini (Velodromo, PalaMangano, Borgo Ulivia, Piscina Olimpica, PalaOreto). Partendo dal Velodromo gli interventi più urgenti comprendono il ripristino delle torri faro, la sistemazione del campo (livellamento, fondo, semina ma anche l’adeguata irrigazione), la revisione delle ringhiere d’ingresso al campo e del bordo della pista ciclistica, il ripristino delle tribune, la manutenzione degli spogliatoi, la revisione delle griglie della raccolta piovana.
A pochi minuti dal Velodromo, si arriva alla sconfortante situazione di Fondo Patti, del Diamante completamente abbandonato a se stesso e di un Palasport che, per danni ingenti dovuti al maltempo e all’incurie, è attualmente inutilizzabile se non prospettando una ristrutturazione a costi altissimi (tre milioni di euro per rimettere in piedi l’impianto). In più, anche queste strutture sono alla mercè di ladri e teppisti tanto che le denunce alle forze dell’ordine sono ormai costanti, stante una sicurezza notturna praticamente assente. Questi casi rappresentano una grande sconfitta ma non la sola per lo sport palermitano, perchè purtroppo anche le strutture attualmente attive presentano situazioni di criticità, il nostro Consorzio lo sa bene convivendoci giorno per giorno.
Spostandoci verso il centro di Palermo, arriviamo nel complesso che comprende Stadio delle Palme e Piscina Comunale: nel ritrovo di tanti appassionati di atletica e amatori, le condizioni delle piste in tartan e tufo sono ampiamente peggiorate con rischi per l’incolumità degli atleti; più avanti, entrando alla Piscina, la memoria non può che andare indietro fino all’inizio di questo anno, coi cento giorni e passa d’inagibilità delle tribune che hanno costretto il Telimar, nostra associata, a giocare svariate partite a porte chiuse. Ma i problemi sono ancora tantissimi: l’impermeabilizzazione della copertura, la manutenzione di tetto e pareti, la sostituzione delle porte a vetri di collegamento tra piscina scoperta e coperta, i numerosi interventi da fare negli spogliatoi, nell’impianto idrico e in quello per la depurazione delle acque sono questioni urgenti da non sottovalutare.
Disagi che si sommano a quelli che contiamo spostandoci nei palazzetti: martedì scorso, al PalaMangano, la Maddalena Vision Palermo ha sostenuto i primi 20′ d’allenamento in compagnia dei tecnici del palazzetto, alle prese con una riparazione alla bisogna del fondo in parquet. Il legno della struttura è da cambiare urgentemente, così come sarebbero consigliabili al più presto interventi sull’illuminazione, sul riscaldamento e per fermare le infiltrazioni d’acqua. Non va scordato che l’agibilità dell’impianto scade poi a febbraio: tale pratical’anno scorso ha reso la vita impossibile alle società, con svariate partite giocate a porte chiuse. Non molto meglio va all’Elettronica Cicala e alle altre società, che si allenano nella palestra di Borgo Ulivia, che non sanno mai se possono contare su docce correttamente funzionanti. Ma non solo: impianto idrico, servizi igenici, scarico acque, illuminazione, impianto elettrico, parquet e condutture esterne avrebbero bisogno d’interventi urgenti. Al PalaOreto, sede delle partite, non va meglio perchè vanno rivisti illuminazione e gruppo di continuità, video sorveglianza, impianto sonoro oltre a un ricambio (immancabile, purtroppo) di parquet e attrezzature sportive: anche qui, come al PalaMangano, il tempo stringe perchè a fine febbraio c’è lo spauracchio del rinnovo dell’agibilità.
Ci troviamo dinanzi a condizioni non ideali per praticare sport, figuriamoci per farlo a livello di vertice: il primo passo per crescere è mettere tutti nelle condizioni migliori per esprimersi e migliorarsi, partendo dalla casa assegnata a ogni società. Su questo il capoluogo siciliano deve ancora crescere molto e per farlo devono collaborare tutte le sue espressioni, passando dalle promesse ai fatti.