Trionfo del Bridge Addaura alla Champions League, il torneo torna in Italia dopo 8 Anni
Il team dell’Addaura Associazione Sportiva Dilettantistica ha concluso il suo epico percorso nella Coppa dei Campioni organizzata dall’European Bridge League a Dubrovnik, laureandosi Campione Europeo di bridge. La competizione, che ha visto sfidarsi le migliori 12 squadre europee, ha regalato spettacolo e emozioni, con l’Addaura ASD che ha brillato sin dalle fasi eliminatorie fino alla vittoria finale.
La finale contro la Svizzera, attuale campione del mondo, è stata un’epica battaglia tra titaniche squadre del bridge. Il team svizzero, composto da giocatori di fama mondiale, ha dominato recentemente i campionati del mondo, rendendo la vittoria dell’Addaura ancora più significativa. Nonostante la pressione e le sfide tecniche, l’ASD Addaura ha dimostrato una straordinaria padronanza del gioco, conquistando il titolo europeo e riportando la Champions in Italia dopo 8 anni di attesa.
Il percorso trionfante della squadra palermitana è stato un crescendo di successi, culminando in un’impresa che celebra non solo l’abilità dei giocatori ma anche la dedizione e l’unità del team. Da una piccola realtà nata nel 2016, l’ASD Addaura ha raggiunto vette straordinarie in soli sette anni, consolidandosi come una forza da non sottovalutare nel panorama europeo del bridge.
Questo trionfo segna anche un momento storico per il bridge italiano, riportando la Champions in patria dopo un’assenza di otto anni. La vittoria dell’Addaura ASD è un segnale del talento emergente e della forza della comunità del bridge in Italia, promettendo un futuro radioso per questo sport nel Paese.
A celebrare questo straordinario successo, riceviamo i complimenti del Presidente del Consorzio Palermo Al Vertice, Prof. Giorgio Locanto, che elogia l’ASD Addaura per aver portato gloria e prestigio non solo alla città di Palermo ma all’intero panorama sportivo italiano. La vittoria del Bridge Addaura è un trionfo che riflette il talento, l’impegno e la passione che animano la squadra, confermando il bridge come uno degli sport di punta nel tessuto sportivo italiano.