Palermo al Vertice: un benvenuto al Tennis Club Palermo 2
La famiglia del Consorzio si allarga al Padel
Sarà ratificato in occasione occasione della prima assemblea utile, ma è ormai ufficiale l’ingresso del team agonistico di Padel del Tennis Club Palermo 2 all’interno del Consorzio Palermo al Vertice.
Nato nel 1975, il Tennis Club Palermo 2 ha da sempre puntato a conciliare la vita sociale, i risultati sportivi e l’educazione ai sani valori dello sport.
Nel 2016 ha conquistato la promozione nella massima categoria del tennis italiano, la Serie A1; dal 2003 al 2008 ha ottenuto quattro titoli italiani e un titolo Europeo over 60, mentre, nel 2008, ha raggiunto il titolo italiano under 16, differenziando i propri servizi e ampliando la sua offerta. Ad oggi, sono numerose le attività sportive e ricreative svolte dagli iscritti di tutte le età, con la struttura di via San Lorenzo che permette di praticare sport all’aria aperta, ma è anche un luogo di incontro, tra conferenze, concerti, tornei di carte ed eventi mondani.
La squadra agonistica di padel del Tennis Club Palermo 2, che punta ai play-off promozione per salire in Serie B, da oggi entra a far parte della famiglia del Consorzio Palermo al Vertice, aprendo ad una disciplina relativamente nuova, ma che ha già conquistato tutti, senza limiti di età.
“Sono certo che con l’ingresso e con la collaborazione di un Club così prestigioso come il Tennis club Palermo 2 – afferma il Presidente di Palermo al Vertice, Giorgio Locanto (rieletto per il quadriennio Olimpico 2021-2024), dando il benvenuto a nome di tutte le Società consorziate e tutorate –, si possa accelerare il raggiungimento di alcuni degli obiettivi che il Consorzio vuole raggiungere, a cominciare dalla maggiore semplificazione degli adempimenti burocratici del Comune e della Regione, anche in materia di impiantistica sportiva; in secondo luogo, un maggiore sostegno economico sia dalle istituzioni pubbliche che dai privati; ancora, la divulgazione del nostro ‘Brand’ come veicolo pubblicitario anche al di fuori dei confini regionali”.